sabato 8 marzo 2014

Benessere Donna: L'embolizzazione del fibroma uterino, metodo non invasivo per la cura della patologia, spiegata dal Dottor Tommaso Lupattelli

"Donna" vuol dire tante cose: 
bellezza, cura, passione, emozione, moda, figli, famiglia, doveri, emozioni, ma anche salute. Per questo oggi, 8 marzo, nella giornata dedicata alla Donna,   parliamo con un medico d'eccezione di un argomento che sta a cuore a tutti: la cura del fibroma uterino.


Intervista al dottor Tommaso Lupattelli: L’embolizzazione del fibroma uterino, un metodo non invasivo e risolutivo.
Di Serena Fumaria.


Dottor Lupattelli, cosa e' il fibroma uterino?

Il fibroma uterino o leiomioma è il più comune tumore benigno dell'utero. E' una formazione solida, che si sviluppa a carico della muscolatura liscia della parete uterina. La crescita dei fibromi è ormonodipendente essendo infatti correlata alla secrezione ormonale ovarica e precisamente alla sua componente estrogena. Dopo la menopausa (dove si verifica una drastica caduta dei livelli  degli estrogeni) i fibromi tendono perciò a regredire spontaneamente, e con loro la sintomatologia ad essi associata. Il loro trattamento è richiesto quando crescono rapidamente, causano sanguinamenti anomali come mestruazioni abbondanti (menorragia) o perdite emorragiche (menometrorragia) o infine, se si rendono responsabili di ripetuti aborti.

E' una patologia molto diffusa?

Il fibroma uterino colpisce circa il 25% delle donne in età fertile (tuttavia più del 50% delle donne affette non ha alcun disturbo legato a questa patologia).  Più fibromi possono colpire la stessa paziente (fibromatosi) e le loro dimensioni possono inoltre variare da quelle di un pisello fino ad una massa che occupa l'intero addome.

Che sintomatologia e difficoltà comporta essere affette da
questa patologia?

la maggior parte dei fibromi non causa sintomi e perciò non richiede alcun intervento; il loro trattamento è richiesto se crescono abbastanza da causare importanti disturbi come dolore pelvico, senso gravativo all'addome o compressione su organi come la vescica e l'intestino (la paziente può riferire continuo senso di pesantezza al ventre, crampi, mal di schiena o ripetuti stimoli ad urinare soprattutto di notte, stitichezza).

Quali sono i metodi tradizionali di cura?

Ci sono attualmente tre diverse terapie per il trattamento del fibroma uterino:
Terapia Medica, Intervento Chirurgico (Isterectomia, Miomectomia),Intervento ad ultrasuoni ed Embolizzazione.
Terapia Medica: Sebbene il trattamento farmacologico riesca in molti casi ad alleviare i sintomi correlati alla presenza del fibroma, la semplice terapia medica (anti infiammatori e/o antiemorragici) non è in grado di portare alla guarigione della patologia. Un altro tipo di terapia medica più specifica , la terapia ormonale, può in alcuni casi essere presa in considerazione.
Attualmente le terapie ormonali maggiormente utilizzate sono le seguenti: Progestinici: la loro indicazione risiede nel bloccare la menometrorragia.
Estroprogestinici: indicati ancora per controllare i sanguinamenti, ma non utilizzabili per lunghi periodi, per la presenza della componente estrogena.
GnRH analoghi: portano vantaggi sicuri prima e durante l'intervento di miomectomia, ma è escluso che il loro impiego possa risolvere attraverso una via medica il problema terapeutico dei fibromi. Seppur agiscano riducendo il volume del fibroma del 30-50%, una volta terminato il trattamento il mioma ritorna alle sue dimensioni iniziali. E'inoltre importante sottolineare i possibili effetti collaterali della terapia ormonale con analoghi del GnRH, tra tutti le vampate di calore, l'atrofia vaginale, perdita di massa ossea (osteoporosi), aumento del colesterolo e di LDL (con aumento di circa sei-sette volte del tasso di infarto cardiaco). Tali effetti collaterali possono limitarne il periodo di assunzione nel tempo ad un massimo di 6 mesi.

Intervento Chirurgico
Miomectomia:  Consiste nell'asportazione del fibroma, mantenendo il viscere uterino, quindi la sua funzione riproduttiva. In circa il 10-15% dei casi, dopo alcuni anni, si è costretti a reintervenire a causa di una recidiva di malattia ( altri fibromi possono riformarsi e crescere sensibilmente in modo da provocare disturbi considerevoli). Può essere eseguita per via laparotomica (cioè con l'apertura della parete addominale) o per via laparoscopica (cioè con l'introduzione di strumenti chirurgici sottili attraverso piccole incisioni addominali)o per via isteroscopica (cioè con l'introduzione attraverso la vagina
di uno strumento, il resettoscopio, quindi in assenza di incisioni addominali). Quest'ultima via chirurgica è riservata ai fibromi che aggettano in cavità uterina. La miomectomia laparotomica richiede una anestesia generale e comporta lunghi tempi di degenza (circa 5 giorni), lunghi tempi di recupero (circa 1 mese), rischio, seppur basso, di trasfusioni per eventuali emorragie. Inoltre, la ricostruzione della breccia uterina comporta la successiva formazione di una cicatrice a livello della parete muscolare che non esclude in modo assoluto il rischio di rottura d'utero in gravidanza o durante il travaglio di parto.
Isterectomia: consiste nell'asportazione completa dell'utero, con la perdita, quindi, della capacità riproduttiva. Numerosi studi clinici a riguardo dimostrano un tasso di mortalità quasi nullo ( inferiore in alcune casistiche allo 0,5% ) e una morbilità relativamente bassa.
Tale procedura sebbene risolutiva è tuttavia demolitiva oltre che considerevolmente stressante per la paziente, sottoposta ad un vero e proprio intervento di chirurgia maggiore. Viene eseguita in anestesia generale, con tempi di ospedalizzazione e di recupero simili alla miomectomia laparotomica.
Intervento ad ultrasuoni: Ultrasuoni Focalizzati (MRgFUS): trattamento ad ultrasuoni focalizzati per produrre un importante aumento della temperatura all'interno del fibroma  creando una necrosi coagulativa centrale.
Si esegue in Day Hospital ma presuppone la permanenza della paziente per piu' di tre ore all'interno del tubo di Risonanza magnetica. Appare notevolmente stressante per la paziente. Questa tecnica viene utilizzata per fibromi di dimensioni contenute ed e' scarsamente efficace nella fibromatosi diffusa. La tecnica e' inoltre ancora gravata da una relativa alta percentuale di fallimenti e/o recidive con conseguente ripresa di malattia.


Cosa e' l'embolizzazione del fibroma uterino?

L'embolizzazione consiste nella chiusura dell' artetia uterina di destra e di quella di sinistra mediante l' introduzione all'interno delle stesse di piccole particelle sferiche che distribuendosi piano piano nella vascolarizzazione del fibroma provocano una vera e propria ischemia del tessuto fibromatoso. Il fibroma senza apporto di sangue tende velocemente a regredire di dimensioni fino a scomparire nei casi piu' favorevoli. E' importante sottolineare che  l'embolizzazione e' anche particolarmente indicata nella fibromatosi uterina, cioe' quando ci sono molti fibromi. Spesso infatti le donne con fibromatosi vengono irrimediabilmente sottoposte all' asportazione totale dell' utero. Con l' embolizzazione e' possibile evitare questo atto cosi' distruttivo per una donna in piu' del 98% dei casi. Recentemente infine, abbiamo riportato risultati piu' che incoraggianti anche nell' adenomiosi. Ad oggi e' ormai la tecnica piu' eseguita negli USA ed in molti altri paesi stranieri.


E' un metodo invasivo?

Assolutamente no. Ad eseguire questa tecnica e' un radiologo interventista che attraverso un piccolissimo catetere delle dimensioni di 2,5 mm circa inserito all'inguine nell' arteria femorale,  incannula l'arteria uterina e una volta al suo interno inietta queste piccole particelle embolizzanti nel fibroma. La tecnica e' rapida, estremamente sicura  ed indolore in mani esperte ma puo' dare fallimenti e prolungarsi se eseguita da operatore con esperienza limitata.

Il post operatorio cosa prevede?

Dopo la procedura il paziente rimane ricoverato per uno o due giorni per il trattamento del dolore post operatorio, che sebbene può essere presente per circa 24-48 ore è generalmente ben controllato dai farmaci. Può presentarsi nei giorni successivi un leggero senso di affaticamento e un lieve aumento della temperatura corporea. In qualche caso possono verificarsi anche dei lievi sanguinamenti che tendono comunque a scomparire nei mesi successivi.

E' un metodo definitivo?

Assolutamente si. Ad oggi la recidiva di malattia e' inferiore al 5% a cinque anni, percentuale di gran lunga inferiore  a quella della chirurgia che puo arrivare anche al 30-35%. Il fibroma quindi, eccetto in rari casi, non ritorna piu'.

L'embolizzazione e' un metodo applicabile alla cura di altre patologie?

È un intervento utilizzato in caso di emorragie acute, malformazioni artero-venose, fistole artero-venose, aneurismi o pseudoaneurismi, angiomi, tumori maligni o benigni ipervascolari, varicocele maschile o femminile, ipersplenismo. In particolare e' veramente efficace nel trattamento del varicocele maschile e femminile. Nelle donne affette da varicocele pelvico risulta essere l'unico trattamento in grado di portare alla remissione dei sintomi quali dolore e pesantezza, spesso cosi' accentuati da impedire ogni attivita' della paziente.







Dott. Tommaso Lupattelli
Prof Incaricato Universita' di Perugia

ICC GVM Sanita' Roma
Clinica Columbus, Milano





giovedì 6 marzo 2014

2 MARZO 2014: HU4ME CARNIVAL FASHION PARTY “EYES WIDE SHUT “ AL DUNQUE MILANO


Comunicato stampa post evento

2 MARZO 2014: HU4ME CARNIVAL FASHION PARTY “EYES WIDE SHUT “  AL DUNQUE MILANO


Il giorno 2 marzo, dalle ore 22,00, Hu4me ha  dato vita al’: HU4ME CARNIVAL FASHION  PARTY  in tema “EYES WIDE SHUT” presso l’esclusiva location Dunque Risto-club di Milano.

Grande successo per l’evento in Maschera obbligatoria, durante il quale gli ospiti esclusivi, sono stati  accolti da Serena Fumaria, madrina della della serata, dai partners della serata e dallo staff del Dunque.






Un evento in cui il divertimento si è unito al buon gusto e all’esclusività degli ospiti e dello staff.

 Dj set d’eccezione con  il noto Pete Dow,  che si è abilmente alternato alla  voce suadente di Marco Urbisci, noto showman internazionale.

L’ingresso prevedeva una parola d’ordine obbligatoria, legata ad una lista anonima dalla quale, alcuni invitati ricevevano un “sigillo” simbolo di un dono da ritirare nella serata.


Hu4me, ha proposto i suoi modelli, i bracciali accessorio  must to have per l’estate 2014, come main sponsor della serata.



La serata, dedicata  al Carnevale in tema chic “Made in italy with love”, ha visto come sostenitori dell’italianità, tutti partner di Hu4me, presenti alla serata: Alessandro Capuzzo Designer, Perris Monte Carlo, Ike Milano, Nixo,Dunque Milano,  Carlo Sinesi, Relais Villa Vittoria, Diario di una Hostess.


-Alessandro Capuzzo design, ha esposto una delle sue opere e  ha donato due delle sue esclusive stampe pittoriche su sughero.

Capuzzo Designer:www.alessandrocapuzzo.it


-Partner  olfattivo della serata il prestigioso Brand leader nel mondo delle essenze pregiate: Perris Monte Carlo, per un dono olfattivo e superlativo a base di oud naturale e rose de taif.

Perris facebook page: Perris Montecarlo


-Delegata a Ike Milano, azienda di orologi  nota per il suo stile, la scansione del tempo. L’azienda ha donato per l’evento uno dei suoi cronografi di prestigio.

Ike Milano: www.ike-milano.com


-Nixo, leader nel patrimonio tecnologico, ha messo a disposizione per la serata, un servizio esclusivo e dedicato per l’ottimizzazione dei personal computer dei partecipanti.

Nixo server&workstation: www.nixo.it


-Dedicati a un soggiorno da sogno e al completo  relax, i doni offerti da Relais Villa Vittoria di Laglio.

Relais Villa Vittoria: www.relaisvillavittoria.it


-Carlo Sinesi,blogger e  personal  shopper ha regalato quattro ore di consulenza stilistica e remise en forme dell’armadio di stagione.

Carlo sinesi: www.allaroundkaarl.com


-L’esclusiva Location del Dunque risto-club in via solferino 41,  ha invece omaggiato i propri ospiti di un buono cena per degustare le portate del loro chef stellato.



-Dedicato al passatempo e alla lettura allegra ma con personalità, il dono di Serena Fumaria, autrice di “Diario di Una hostess”, romanzo vivace edito da Phasar.

Face book page: serena fumar full/ diario di una hostess


Si ringraziano i numerosissimi ospiti e Vip intervenuti, grazie ai quali il successo è stato garantito.

Un ringraziamento speciale a:


Dario Raimondi: direttore Moda Glamour Italia

Elena Torre: direttore Dasapere.it

Amanda Marzolini: blogger

The fashion eager: blogger

Simone Marulli: stilista e designer

Elena Rede: artista e scultore

Pete Dow: dj e Produttore

Marco Urbisci: showman e singer

Luna Voce: Miss Universe in Carica

Giuliana Adami: modella

Cinzia Cileo: modella

Luca Rivelli: owner Ike Milano

Alessandro Capuzzo :Designer

Laura Radrizzani: owner  Relais Villa Vittoria

Serena Fumaria :owner Hu4me

Dunque: lo staff

Perris Monte Carlo: lo staff

Carlo Sinesi: Consulente di stile

Nixo: lo Staff

Diario Di una Hostess

Olena Haz: trader

Warren Philbey: Cto Youtrue.

Annina Petrino: staff Mediaset

Rosalba Del Monte: make up artist for Serena Fumaria

Lara Fontana: Personal Beauty for Serena Fumaria


Serena indossava: abito Hu4me, bracciali Hu4me, orologio Ike Milano, essenza Perris Ambre Gris

Direzione Artistica: Serena Fumaria
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lunedì 17 febbraio 2014

MV COSMETIQUES, innovazione e qualità a servizio della bellezza



La Mv Cosmetiques, è un’azienda leader nel settore estetico, i prodotti, di alto livello qualitativo puntano sull’innovazione.




Milena Valentini, ha infatti creato nei suoi laboratori, una crema Anti-age straordinaria.

“Tecnoage Anti-technoaging Cream” ha la peculiarità di contrastare i fenomeni dell’ invecchiamento cutaneo causati dalle radiazioni elettromagnetiche.








L’uso quotidiano di questa crema, permette l’idratazione e la protezione della pelle dai classici agenti esterni e dalle onde provenienti da cellulari, Pc e da tutti gli oggetti Hi-tech, di cui oramai abusiamo.

La consistenza è soffice, con una profumazione piacevolissima, adatta a tutti i tipi di pelle e perfetta come base trucco, insieme al siero “ Tecnoage anti-technoaging silky serum with filler effect”.





Questo siero dotato di un ingrediente in grado di donare un effetto filler, ha una texture setosa al tatto e non unta. L’utilizzo giornaliero di questo prodotto, permette  il mantenimento dello stato naturale di levigatezza della pelle.

Il siero ha inoltre la caratteristica di  assorbire il sebo nella zona T del visto, uniformando l’incarnato e  rendendolo perfetto e pronto per il trucco. Per questi motivi, questo prodotto va chiaramente applicato dopo la crema viso.

E' particolarmente adatto per  la zona perioculare, quella del contorno labbra e  perfetto per il riempimento delle rughe d’espressione.






MV COSMETIQUES
via Lario 8 Milano
tel. 026880683
e-mail: info@mvcosmetiques.it

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giovedì 23 gennaio 2014

INTERVISTA AL DOTTOR TOMMASO LUPATTELLI DEL TEAM BRAIN FLOW, PRIMO TEAM AL MONDO INNOVATIVO PER LA CURA DELLA SCLEROSI MULTIPLA



Intervista al Dottor Lupattelli del TEAM BRAIN FLOW, primo Team al mondo nel metodo innovativo per la cura della Sclerosi Multipla.

 

Dottor Lupattelli, in cosa consiste il metodo del suo team? In cosa differisce dal metodo CONVENZIONALE?

Il metodo consiste nella dilatazione MEDIANTE ANGIOPLASTICA, quindi con un palloncino simile a quello che si inserisce nelle coronarie dei pazienti con problemi ischemici al cuore, di due vene ( una a destra e una a sinistra) poste nel collo. Queste vene sono denominate vene giugulari interne. L'utilizzo di questo sottilissimo palloncino che viene introdotto con un forellino di 2 mm all'inguine e veicolato attraverso l'albero venoso fino al collo, permette, previa insufflazione dello stesso, di ristabilire  il normale diametro delle vene giugulari  che in moltissimi pazienti  con SCLEROSI MULTIPLA sono abnormemente chiuse. La procedura si esegue in anestesia locale all'inguine e il paziente viene dimesso in giornata senza ne' tagli ne' punti. Successivamente a questo intervento, che a volte richiede l'apertura di una terza vena posta nel torace, il paziente comincia a mostrare segni di regressione alla malattia, con miglioramento della stanchezza, del movimento, delle parestesie e formicolii, dell'incontinenza urinaria, dell'equilibrio, della vista, dei dolori diffusi, dell'insonnia e molto altro.

Purtroppo il metodo convenzionale si basa sulla somministrazione di una terapia farmacologica che potrebbe limitare la progressione di  malattia ma non ha ancora dimostrato nessuna efficacia nel far regredire la sintomatologia correlata alla sclerosi multipla. Con l'angioplastica in effetti ci troviamo davanti ad un importante, direi epocale,  sviluppo della terapia per la sclerosi  multipla. Si esegue nel giro di un’ ora con il paziente completamente sveglio e non ha nessun effetto collaterale. E, non da dimenticare, generalmente si esegue una o al massimo due volte nella vita del paziente.

 
E' un metodo invasivo?
No, e' un metodo denominato "minimamente invasivo" proprio perche’ non richiede assolutamente l'uso del bisturi o di altri strumenti da taglio.  

 
Necessitano più interventi sullo stesso paziente?
Generalmente no. A volte pero',in una percentuale intorno al15% si puo' verificare la richiusura di una vena dopo PTA o dilatazione a palloncino. In quei casi potrebbe essere utile ed indicato reintervenire con una nuova angioplastica. 

 
Quale tipologia di paziente, puo' riferirsi al vostro Team?
Chiunque sia affetto da Sclerosi Multipla, indipendentemente dall' eta'. Ma abbiamo visto che patologie come le cefalee refrattarie alla terapia farmacologica, la sindrome di Meniere ed altre ancora, rispondono  molto bene al trattamento di PTA con spesso, la totale scomparsa della sintomatologia. Cio' dipende anche ovviamente dal grado di compromissione dell'individuo. In effetti nei soggetti con sintomi iniziali abbiamo piu' volte osservato la totale scomparsa di questi, cosa impensabile fino a pochi anni fa in una patologia come la Slerosi Multipla. Tuttavia importanti regressioni della sintomatologia possono osservarsi anche nei pazienti sicuramente piu' compromessi o di eta’ avanzata.

 
In quale occasione avete preso in considerazione questo Metodo?
Ad oggi abbiamo eseguito circa 2000 interventi e siamo considerati l'equipe con maggiore esperienza in ambito mondiale. Quasi tutti i nostri pazienti erano affetti da Sclerosi Multipla, come di Sclerosi Multipla era affetta la nostra prima paziente operata nel 2010. Gia' dal primo intervento abbiamo capito le grosse potenzialita' di questa tecnica e da quel giorno abbiamo cominciato ad operare e a studiare assiduamente. In poco tempo ci siamo trovati richieste di pazienti da tutte le parti del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Canada al Sud Africa.

 
Può essere applicato a favore della cura di altre patologie? Quali?
Come gia' detto, oltre alla sclerosi multipla, abbiamo visto risultati sicuramente incoraggianti nelle cefalee intrattabili, nella polimialgia, nella sindrome di Meniere ed altro, che e' ancora oggetto di studio e che quindi eviterei in questo momento di menzionare. 


 Quali sono le percentuali di riuscita del metodo?
Tecnicamente il metodo, come anche pubblicato dal nostro gruppo e ripreso da varie testate giornalistiche italiane e straniere, ha risultati che si avvicinano al 100%. In parole povere, in un team medico  di comprovata esperienza, le vene giugulari e la vena del torace (vena  azygos) vengono praticamente sempre riaperte mediante PTA. Purtroppo pero', il risultato clinico, e cioe' il miglioramento sul piano sintomatologico del paziente si verifica nell'80-85% dei pazienti, mentre i rimanenti, nonostante mostrino una buona riuscita dell'intervento alle vene, non riferiscono o mostrano miglioramenti della sintomatologia dopo la PTA. In altre parole, c'e' circa un 15-18% dei pazienti che, nonostante abbiano vene giugulari normalmente pervie dopo l'intervento di PTA,  non sembrano essere responsivi a questo tipo di trattamento. Tuttavia, negli anni molti di questi "non responders" sembrerebbero comunque mostrare un certo rallentamento della progressione di malattia. Rallentamento di malattia che a volte appare invece estremamente evidente nei pazienti che mostrano netti miglioramenti sul piano sintomatologico dopo PTA. Solo un attento studio di questa nuova procedura ci permettera' nel tempo di chiarire perchè ancora una parte di pazienti, sebbene limitata, sembrano rispondere meno a questo tipo di trattamento, che invece nella maggioranza dei soggetti puo' comportare un netto miglioramento della qualita' di vita, e che allo stato dei fatti e' una delle pochissime  possibilita' che il malato attualmente ha  per combattere questa malattia e, soprattutto, potere stare meglio.

 
Sono molti i centri a eseguire questo intervento? 
Ancora l'esperienza e' limitata e sono ancora pochi i centri che possiedono l'esperienza sufficiente per poter eseguire in sicurezza la PTA nella CCSVI, E' tuttavia importante affidarsi esclusivamente a Team multidisciplinari costituiti da professionisti con qualifiche diverse (chirurgo vascolare, radiologo, cardiologo, neurologo, neurofisiologo, ecc) e non a semplici  studi medici che propongono visite dietro a incessanti pubblicita' su internet e poi dirottano il paziente in piccole cliniche private,  dove un solo medico si occupa di diagnosi e intervento, e soprattutto abbandonandolo poco dopo aver eseguito la PTA.  In questi casi i risultati possono essere deludenti. Nel nostro caso il Team Brain Flow (http://www.youtube.com/watch?v=cQo43LfebUk) e' nato proprio allo scopo di poter studiare e trattare il paziente all'interno di un percorso dedicato e ben articolato da professionisti  all'avanguardia ognuno  nel loro campo dove il malato possa continuare ad essere seguito nel tempo.

 

Link di riferimento più significativi con testimonianza dei pazienti operati.

Testimonianze: 







 

Contatti:
-sito di riferimento Personale del Dottor Lupattelli con riferimenti


 
-sito di riferimento della Struttura con riferimenti


 

pagina face book:  ccsvi-Reggio Emilia

pagina face book: Dott. Tommaso Lupattelli 
 
 
 

 
 

lunedì 20 gennaio 2014

Studio F design- Rebirth italy, l'artigianato italiano a servizio del fashion e del design


"Dall’amore per la natura e la tutela dell’ambiente, e dalla passione per la creatività, l’artigianato e una cura dei dettagli tipica del Made in Italy, nasce Rebirth Italy: non solo una linea di gioielli, ma una collezione di design, di “sculture da indossare”.

L’ispirazione viene dalla Roma imperiale e dall’Antico Egitto: culture in cui il monile era una chiave essenziale della sensualità femminile. La contemporaneità della linea è riflessa nei materiali: metallo abbinato a pelli o tessuti di riciclo."



 

 
 

La lamina metallica, leggerissima, versatile, anallergica e totalmente riciclabile, mantiene una brillantezza invariata nel temp

La lamina metallica, leggerissima, versatile, anallergica e totalmente riciclabile, mantiene una brillantezza invariata nel tempo. La sua plasmabilità genera un continuo senso di movimento e
infiniti giochi di luce ed effetti di chiaroscuro che esaltano l’incarnato.

La leggerezza e malleabilità della materia la rendono piu’ adattabile al corpo: tutti i pezzi hanno forme ergonomiche. La collezione, anche se di ampi volumi, risulta ultra leggera: peso minimo è di 2 grammi per degli orecchini ad un massimo di massimo 40 grammi una collana.

Le pelli pregiate e i tessuti provengono tutti da residui di lavorazione (borse, scarpe e abiti) e trovano così una nuova vita. Non vengono tralasciati neppure avanzi piccolissimi, che possono invece diventare un pezzo assolutamente esclusivo: una delle caratteristiche della linea è che, grazie alla lavorazione artigianale, ogni elemento è unico e irripetibile, così come chi lo indossa.
 


 

infinit
Studio F design, è un progetto innovativo, carismatico, identificativo di un periodo storico moderno, unico, così come e’ unico il prodotto riconoscibile in Rebirth Italy.

Gli accessori, esclusivi esaltano La rinascita del materiale, attraverso le forme di design e i mezzi sapienti dell’artigianato, per rilanciare il Made in Italy con creatività e leggerezza.

Uno stile senza tempo che unito all’eticità dell’utilizzo del materiale di recupero, e allo stile antico, dedicano alla donna e all’uomo moderno, uno spazio fashion e irriproducibile.
 
 
t.f.e.