mercoledì 26 marzo 2014

Alba Onlus: dalla parte dei bambini malati e delle loro famiglie. La tecnologia a servizio dei meno fortunati. Aiuta Alba a sostenere un piccolo sogno per connettere le persone ricoverate in ospedale, al mondo e ai loro cari, con un semplice gesto!

Alba Onlus, a sostegno della tutela dei bambini:  i piccoli pazienti, le loro famiglie e le loro esigenze. Una piccola donazione, in completa trasparenza, per far del bene facendosi del bene.

Intervista ad Andrea Menichetti
di Serena Fumaria


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ATTENZIONE : SE  NON DOVESSERO ARRIVARE AL BUDGET RICHIESTO, LE DONAZIONI VERRANNO TOTALMENTE RIACCREDITATE  SULLA CARTA DI CREDITO  DEL DONATORE!




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Come nasce la vostra associazione?
Alba nasce nel 2002, dalla volontà dei genitori dei pazienti, di medici e infermieri che hanno voluto creare un gruppo di volontari all'interno dell'ospedale per prendersi cura delle persone affette da malattie del sangue, attraverso la vicinanza umana e la solidarietà. In particolare è nata l'esigenza di un'associazione di volontariato per dare un supporto pratico, accoglienza e conforto ai pazienti e alle loro famiglie, spesso con difficoltà economiche o provenienti da altri paesi e che al loro arrivo in Italia hanno il problema dell'alloggio, della lingua e più in generale dell'inserimento.




Quale e' stata l' esigenza iniziale di Alba?
L'esigenza iniziale, quando ALBA è nata, è stata quella di realizzare una sala giochi nel day hospital ematologico, per offrire svago ai bambini in attesa delle visite mediche, quella di disporre di una casa famiglia, per dare ospitalità a genitori e fratelli dei pazienti. Oggi questa casa famiglia è chiusa, ma aprirne una nuova rientra tra i prossimi obiettivi dell'associazione. Da sempre, inoltre, ALBA ha voluto sostenere progetti di ricerca sulle malattie del sangue, attraverso il finanziamento di borse di studio per giovani ricercatori.


Quali sono le vostre attività abituali?
I nostri volontari si prendono cura dei pazienti ematologici, bambini ed adulti, innanzitutto attraverso la loro presenza in reparto. La vicinanza fisica è uno dei punti di forza dell'essere volontari in ospedale. ALBA ha uno sportello settimanale, che ha lo scopo di fornire supporto, rispondendo alle varie esigenze di pazienti e famiglie. Periodicamente, l'associazione organizza eventi per intrattenere i piccoli pazienti, come la festa di Natale in day hospital, o eventi di raccolta fondi, per finanziare i progetti di sostegno al reparto, compresa l'attività di ricerca scientifica.

Perché avete scelto questa partnership con Eppela?
Il crowdfunding ci è sembrato un buon modo per promuovere il nostro progetto e sensibilizzare un'ampia platea di persone sulla nostra associazione, andando oltre quelli che sono gli amici di ALBA da sempre, che ci conoscono e ci sostengono abitualmente.






A cosa e' dovuta la scelta della wifi per questo progetto?
Frequentando assiduamente il reparto ci siamo resi conto che i pazienti, spesso costretti a ricoveri molto lunghi, soffrono la solitudine. Quando non è possibile offrire loro compagnia con la presenza fisica dei volontari, Internet può essere un validissimo aiuto. Per questo abbiamo scelto di realizzare il progetto WIFI, offrendo gratuitamente ai pazienti dei reparti ematologici l'accesso alla rete internet.




A cosa servono i soldi che state cercando di recuperare? Per quale tipo di struttura?
I soldi che vogliamo recuperare con il progetto di crowdfunding servono ad acquistare gli access point mancanti per completare la copertura wifi dei reparti in cui noi operiamo. Questo permetterebbe a tutti i pazienti di ricevere la rete ed avere quei momenti di evasione dal ricovero, che crediamo possano servire ad affrontare al meglio la malattia. 




Cosa accadrà se non si dovesse raggiungere la cifra necessaria?
Se non si dovessero  raggiungere i 6.000 euro che ci siamo posti come traguardo, la campagna di crowdfunding non andrebbe a buon fine e tutte le donazioni effettuate verrebbero annullate. Questo significherebbe che dovremmo ripartire da zero, per attivare una nuova campagna di raccolta fondi.


Come si accede alla Donazione?
Accedere alla donazione è semplice: è sufficiente connettersi al sito eppela, registrare il proprio profilo e effettuare il pagamento con carta di credito, anche ricaricabile, o semplicemente una poste pay.

Eppela - per donare o leggere le informazioni clicca sul seguente link:




Qualora non si arrivasse al totale, quale sarà il vostro approccio al vostro sogno della wifi nei reparti?
Se non dovessimo riuscire nel nostro intento, dovremmo cercare altri canali per la raccolta fondi. E sappiamo che questo per noi non sarebbe cosa facile. Vogliamo credere che la generosità delle persone sia tale da non dover prendere in considerazione un piano B. Intendiamo promuovere il progetto il più possibile nella rete, perché un piccolo aiuto da parte di tante persone ci possa far raggiungere il nostro traguardo. 


Websites e riferimenti:

Alba




Eppela 

http://www.eppela.com/ita/projects/686/alba-wifi-internet-gratuito-in-corsia




le immagini sono estratte dal video: http://youtu.be/7UCUzwIx86s



sabato 8 marzo 2014

Benessere Donna: L'embolizzazione del fibroma uterino, metodo non invasivo per la cura della patologia, spiegata dal Dottor Tommaso Lupattelli

"Donna" vuol dire tante cose: 
bellezza, cura, passione, emozione, moda, figli, famiglia, doveri, emozioni, ma anche salute. Per questo oggi, 8 marzo, nella giornata dedicata alla Donna,   parliamo con un medico d'eccezione di un argomento che sta a cuore a tutti: la cura del fibroma uterino.


Intervista al dottor Tommaso Lupattelli: L’embolizzazione del fibroma uterino, un metodo non invasivo e risolutivo.
Di Serena Fumaria.


Dottor Lupattelli, cosa e' il fibroma uterino?

Il fibroma uterino o leiomioma è il più comune tumore benigno dell'utero. E' una formazione solida, che si sviluppa a carico della muscolatura liscia della parete uterina. La crescita dei fibromi è ormonodipendente essendo infatti correlata alla secrezione ormonale ovarica e precisamente alla sua componente estrogena. Dopo la menopausa (dove si verifica una drastica caduta dei livelli  degli estrogeni) i fibromi tendono perciò a regredire spontaneamente, e con loro la sintomatologia ad essi associata. Il loro trattamento è richiesto quando crescono rapidamente, causano sanguinamenti anomali come mestruazioni abbondanti (menorragia) o perdite emorragiche (menometrorragia) o infine, se si rendono responsabili di ripetuti aborti.

E' una patologia molto diffusa?

Il fibroma uterino colpisce circa il 25% delle donne in età fertile (tuttavia più del 50% delle donne affette non ha alcun disturbo legato a questa patologia).  Più fibromi possono colpire la stessa paziente (fibromatosi) e le loro dimensioni possono inoltre variare da quelle di un pisello fino ad una massa che occupa l'intero addome.

Che sintomatologia e difficoltà comporta essere affette da
questa patologia?

la maggior parte dei fibromi non causa sintomi e perciò non richiede alcun intervento; il loro trattamento è richiesto se crescono abbastanza da causare importanti disturbi come dolore pelvico, senso gravativo all'addome o compressione su organi come la vescica e l'intestino (la paziente può riferire continuo senso di pesantezza al ventre, crampi, mal di schiena o ripetuti stimoli ad urinare soprattutto di notte, stitichezza).

Quali sono i metodi tradizionali di cura?

Ci sono attualmente tre diverse terapie per il trattamento del fibroma uterino:
Terapia Medica, Intervento Chirurgico (Isterectomia, Miomectomia),Intervento ad ultrasuoni ed Embolizzazione.
Terapia Medica: Sebbene il trattamento farmacologico riesca in molti casi ad alleviare i sintomi correlati alla presenza del fibroma, la semplice terapia medica (anti infiammatori e/o antiemorragici) non è in grado di portare alla guarigione della patologia. Un altro tipo di terapia medica più specifica , la terapia ormonale, può in alcuni casi essere presa in considerazione.
Attualmente le terapie ormonali maggiormente utilizzate sono le seguenti: Progestinici: la loro indicazione risiede nel bloccare la menometrorragia.
Estroprogestinici: indicati ancora per controllare i sanguinamenti, ma non utilizzabili per lunghi periodi, per la presenza della componente estrogena.
GnRH analoghi: portano vantaggi sicuri prima e durante l'intervento di miomectomia, ma è escluso che il loro impiego possa risolvere attraverso una via medica il problema terapeutico dei fibromi. Seppur agiscano riducendo il volume del fibroma del 30-50%, una volta terminato il trattamento il mioma ritorna alle sue dimensioni iniziali. E'inoltre importante sottolineare i possibili effetti collaterali della terapia ormonale con analoghi del GnRH, tra tutti le vampate di calore, l'atrofia vaginale, perdita di massa ossea (osteoporosi), aumento del colesterolo e di LDL (con aumento di circa sei-sette volte del tasso di infarto cardiaco). Tali effetti collaterali possono limitarne il periodo di assunzione nel tempo ad un massimo di 6 mesi.

Intervento Chirurgico
Miomectomia:  Consiste nell'asportazione del fibroma, mantenendo il viscere uterino, quindi la sua funzione riproduttiva. In circa il 10-15% dei casi, dopo alcuni anni, si è costretti a reintervenire a causa di una recidiva di malattia ( altri fibromi possono riformarsi e crescere sensibilmente in modo da provocare disturbi considerevoli). Può essere eseguita per via laparotomica (cioè con l'apertura della parete addominale) o per via laparoscopica (cioè con l'introduzione di strumenti chirurgici sottili attraverso piccole incisioni addominali)o per via isteroscopica (cioè con l'introduzione attraverso la vagina
di uno strumento, il resettoscopio, quindi in assenza di incisioni addominali). Quest'ultima via chirurgica è riservata ai fibromi che aggettano in cavità uterina. La miomectomia laparotomica richiede una anestesia generale e comporta lunghi tempi di degenza (circa 5 giorni), lunghi tempi di recupero (circa 1 mese), rischio, seppur basso, di trasfusioni per eventuali emorragie. Inoltre, la ricostruzione della breccia uterina comporta la successiva formazione di una cicatrice a livello della parete muscolare che non esclude in modo assoluto il rischio di rottura d'utero in gravidanza o durante il travaglio di parto.
Isterectomia: consiste nell'asportazione completa dell'utero, con la perdita, quindi, della capacità riproduttiva. Numerosi studi clinici a riguardo dimostrano un tasso di mortalità quasi nullo ( inferiore in alcune casistiche allo 0,5% ) e una morbilità relativamente bassa.
Tale procedura sebbene risolutiva è tuttavia demolitiva oltre che considerevolmente stressante per la paziente, sottoposta ad un vero e proprio intervento di chirurgia maggiore. Viene eseguita in anestesia generale, con tempi di ospedalizzazione e di recupero simili alla miomectomia laparotomica.
Intervento ad ultrasuoni: Ultrasuoni Focalizzati (MRgFUS): trattamento ad ultrasuoni focalizzati per produrre un importante aumento della temperatura all'interno del fibroma  creando una necrosi coagulativa centrale.
Si esegue in Day Hospital ma presuppone la permanenza della paziente per piu' di tre ore all'interno del tubo di Risonanza magnetica. Appare notevolmente stressante per la paziente. Questa tecnica viene utilizzata per fibromi di dimensioni contenute ed e' scarsamente efficace nella fibromatosi diffusa. La tecnica e' inoltre ancora gravata da una relativa alta percentuale di fallimenti e/o recidive con conseguente ripresa di malattia.


Cosa e' l'embolizzazione del fibroma uterino?

L'embolizzazione consiste nella chiusura dell' artetia uterina di destra e di quella di sinistra mediante l' introduzione all'interno delle stesse di piccole particelle sferiche che distribuendosi piano piano nella vascolarizzazione del fibroma provocano una vera e propria ischemia del tessuto fibromatoso. Il fibroma senza apporto di sangue tende velocemente a regredire di dimensioni fino a scomparire nei casi piu' favorevoli. E' importante sottolineare che  l'embolizzazione e' anche particolarmente indicata nella fibromatosi uterina, cioe' quando ci sono molti fibromi. Spesso infatti le donne con fibromatosi vengono irrimediabilmente sottoposte all' asportazione totale dell' utero. Con l' embolizzazione e' possibile evitare questo atto cosi' distruttivo per una donna in piu' del 98% dei casi. Recentemente infine, abbiamo riportato risultati piu' che incoraggianti anche nell' adenomiosi. Ad oggi e' ormai la tecnica piu' eseguita negli USA ed in molti altri paesi stranieri.


E' un metodo invasivo?

Assolutamente no. Ad eseguire questa tecnica e' un radiologo interventista che attraverso un piccolissimo catetere delle dimensioni di 2,5 mm circa inserito all'inguine nell' arteria femorale,  incannula l'arteria uterina e una volta al suo interno inietta queste piccole particelle embolizzanti nel fibroma. La tecnica e' rapida, estremamente sicura  ed indolore in mani esperte ma puo' dare fallimenti e prolungarsi se eseguita da operatore con esperienza limitata.

Il post operatorio cosa prevede?

Dopo la procedura il paziente rimane ricoverato per uno o due giorni per il trattamento del dolore post operatorio, che sebbene può essere presente per circa 24-48 ore è generalmente ben controllato dai farmaci. Può presentarsi nei giorni successivi un leggero senso di affaticamento e un lieve aumento della temperatura corporea. In qualche caso possono verificarsi anche dei lievi sanguinamenti che tendono comunque a scomparire nei mesi successivi.

E' un metodo definitivo?

Assolutamente si. Ad oggi la recidiva di malattia e' inferiore al 5% a cinque anni, percentuale di gran lunga inferiore  a quella della chirurgia che puo arrivare anche al 30-35%. Il fibroma quindi, eccetto in rari casi, non ritorna piu'.

L'embolizzazione e' un metodo applicabile alla cura di altre patologie?

È un intervento utilizzato in caso di emorragie acute, malformazioni artero-venose, fistole artero-venose, aneurismi o pseudoaneurismi, angiomi, tumori maligni o benigni ipervascolari, varicocele maschile o femminile, ipersplenismo. In particolare e' veramente efficace nel trattamento del varicocele maschile e femminile. Nelle donne affette da varicocele pelvico risulta essere l'unico trattamento in grado di portare alla remissione dei sintomi quali dolore e pesantezza, spesso cosi' accentuati da impedire ogni attivita' della paziente.







Dott. Tommaso Lupattelli
Prof Incaricato Universita' di Perugia

ICC GVM Sanita' Roma
Clinica Columbus, Milano





giovedì 6 marzo 2014

2 MARZO 2014: HU4ME CARNIVAL FASHION PARTY “EYES WIDE SHUT “ AL DUNQUE MILANO


Comunicato stampa post evento

2 MARZO 2014: HU4ME CARNIVAL FASHION PARTY “EYES WIDE SHUT “  AL DUNQUE MILANO


Il giorno 2 marzo, dalle ore 22,00, Hu4me ha  dato vita al’: HU4ME CARNIVAL FASHION  PARTY  in tema “EYES WIDE SHUT” presso l’esclusiva location Dunque Risto-club di Milano.

Grande successo per l’evento in Maschera obbligatoria, durante il quale gli ospiti esclusivi, sono stati  accolti da Serena Fumaria, madrina della della serata, dai partners della serata e dallo staff del Dunque.






Un evento in cui il divertimento si è unito al buon gusto e all’esclusività degli ospiti e dello staff.

 Dj set d’eccezione con  il noto Pete Dow,  che si è abilmente alternato alla  voce suadente di Marco Urbisci, noto showman internazionale.

L’ingresso prevedeva una parola d’ordine obbligatoria, legata ad una lista anonima dalla quale, alcuni invitati ricevevano un “sigillo” simbolo di un dono da ritirare nella serata.


Hu4me, ha proposto i suoi modelli, i bracciali accessorio  must to have per l’estate 2014, come main sponsor della serata.



La serata, dedicata  al Carnevale in tema chic “Made in italy with love”, ha visto come sostenitori dell’italianità, tutti partner di Hu4me, presenti alla serata: Alessandro Capuzzo Designer, Perris Monte Carlo, Ike Milano, Nixo,Dunque Milano,  Carlo Sinesi, Relais Villa Vittoria, Diario di una Hostess.


-Alessandro Capuzzo design, ha esposto una delle sue opere e  ha donato due delle sue esclusive stampe pittoriche su sughero.

Capuzzo Designer:www.alessandrocapuzzo.it


-Partner  olfattivo della serata il prestigioso Brand leader nel mondo delle essenze pregiate: Perris Monte Carlo, per un dono olfattivo e superlativo a base di oud naturale e rose de taif.

Perris facebook page: Perris Montecarlo


-Delegata a Ike Milano, azienda di orologi  nota per il suo stile, la scansione del tempo. L’azienda ha donato per l’evento uno dei suoi cronografi di prestigio.

Ike Milano: www.ike-milano.com


-Nixo, leader nel patrimonio tecnologico, ha messo a disposizione per la serata, un servizio esclusivo e dedicato per l’ottimizzazione dei personal computer dei partecipanti.

Nixo server&workstation: www.nixo.it


-Dedicati a un soggiorno da sogno e al completo  relax, i doni offerti da Relais Villa Vittoria di Laglio.

Relais Villa Vittoria: www.relaisvillavittoria.it


-Carlo Sinesi,blogger e  personal  shopper ha regalato quattro ore di consulenza stilistica e remise en forme dell’armadio di stagione.

Carlo sinesi: www.allaroundkaarl.com


-L’esclusiva Location del Dunque risto-club in via solferino 41,  ha invece omaggiato i propri ospiti di un buono cena per degustare le portate del loro chef stellato.



-Dedicato al passatempo e alla lettura allegra ma con personalità, il dono di Serena Fumaria, autrice di “Diario di Una hostess”, romanzo vivace edito da Phasar.

Face book page: serena fumar full/ diario di una hostess


Si ringraziano i numerosissimi ospiti e Vip intervenuti, grazie ai quali il successo è stato garantito.

Un ringraziamento speciale a:


Dario Raimondi: direttore Moda Glamour Italia

Elena Torre: direttore Dasapere.it

Amanda Marzolini: blogger

The fashion eager: blogger

Simone Marulli: stilista e designer

Elena Rede: artista e scultore

Pete Dow: dj e Produttore

Marco Urbisci: showman e singer

Luna Voce: Miss Universe in Carica

Giuliana Adami: modella

Cinzia Cileo: modella

Luca Rivelli: owner Ike Milano

Alessandro Capuzzo :Designer

Laura Radrizzani: owner  Relais Villa Vittoria

Serena Fumaria :owner Hu4me

Dunque: lo staff

Perris Monte Carlo: lo staff

Carlo Sinesi: Consulente di stile

Nixo: lo Staff

Diario Di una Hostess

Olena Haz: trader

Warren Philbey: Cto Youtrue.

Annina Petrino: staff Mediaset

Rosalba Del Monte: make up artist for Serena Fumaria

Lara Fontana: Personal Beauty for Serena Fumaria


Serena indossava: abito Hu4me, bracciali Hu4me, orologio Ike Milano, essenza Perris Ambre Gris

Direzione Artistica: Serena Fumaria
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