Serena
fumaria: l’anima umana è arte
L’essere umano è l’opera d’arte per eccellenza,
nasciamo come tele bianche sulle quali la vita ci permette di dipingere
attraverso le nostre esperienze, con i colori della nostra anima.
Questo è quanto desidero trasmettere nelle mie
opere, nate dalla mia anima e la sua rinascita emotiva.
Nasce Nena Art Milano come pseudonimo di Serena Fumaria, a sostegno dell'associazione benefica #Ioscelgome, della quale è presidente.
obiettivo: esprimere con l'arte e dare modo ad altri di fare lo stesso.
in progetto i seguenti eventi:
7 e 8 , fino al 18 marzo 2019, Mostra #donne a cura di Giorgio G. Grasso e A. Musella, presso la galleria Arcadia Art Gallery di Milano
13 Marzo 2019, "Il Piccolo Gala' della Rinascita " Hotel Genova, Torino
"Il mio stile materico, figurativo e astratto allo
stesso tempo, racchiude quasi sempre un mio scatto fotografico in cui l’anima del soggetto prende forma in
un’immagine che elaborata su una tela si trasforma in arte. Un’espressione
dell’essere che diviene interpretazione.
Le tele sono di base materica, strutturate su
materiali fibrosi, colle, ma in prevalenza tessuto naturale, materiale a me
caro, che mi racconta fin dai miei primi anni di età. Con le fibre di
cotone, vengono create le strutture e i volumi
rigidi, su cui il colore e i metalli esaltano le forme e regalano l’emozione.
Prevalenza del colore verde rame, con virate al
blu cobalto, al giallo oro, sfumature dal bronzo al rame, dal grigio piombo che
si spegne nel nero.
Le variazioni di colore sono molteplici, ma sempre
collegate all’anima dell’essere che diventa arte. I colori sono scelti con
attenzione, personalizzati a seconda del significato dell’opera. In prevalenza
prediligo le variazioni di colore ispirate a quelli di un bellissimo insetto
storicamente noto come un potente porta fortuna, lo Scarabeo Verde. A questo
sono legata soprattutto in quanto un insetto noto inoltre per le sue capacità
di sfidare le leggi fisiche del volo. La stessa assonanza, nello sfidare le
leggi della natura sono le mie e della mia grinta che mio obbliga a vincere ogni giorno su una
neuropatia degenerativa, che mi accompagna da anni.
Collegato alla stessa lotta per la vita, la
simbologia del materico ricoperto di materiali metallici conduttori e non,
quali oro, rame, piombo, argento. Anche questa scelta è collegata profondamente
a me, la stessa malattia provocata dalla mancanza di conduzione neurologica,
viene sdemonizzata nele mie opere, con l’utilizzo di venature a rilievo
utilizzate per collegare o dividere concetti espressivi proprio utilizzando
metalli che creano conduzione.
L’utilizzo della foglia oro è una dedica la grande
artista Paul Pennisi, mio maestro di vita, venuto meno nel febbraio 2018, noto per
la magia delle sue opere preziose, nelle quali questo materiale è quasi sempre
presente.
Serie
#ioscelgome
La serie #ioscelgome, è legata al progetto
omonimo, legato alla rinascita delle vittime di violenza.
Vittima di una violenza, nel 2011 dipingo la mia
prima opera sul genere: ”Oui”.
Tutte le tele rappresentano figure simboliche,
alcune delle quali sono reali vittime da me fotografate, alla ricerca degli
stati d’animo profondi della loro anima.
I colori scelti sono sempre legati alla storia del
soggetto, la prevalenza è legata alle metafore della natura, come il mix
cangiante dello scarabeo verde, che regala variazioni dal verde acceso al blu,
per passare dal giallo al rame, ma anche il tema della terra, della roccia
nera, per passare ai metalli. Oro, rame, variazioni bronzo, argento, piombo.
L’elemento materico è sempre composto da abiti
strappati dal mio corpo. Questo atto reinterpreta la violenza subita con lo
strappo emotivo, dell’anima, della dignità e la ferma nella tela, immobile e
statica.
La serie “ioscelgome” racconta anime che hanno
conosciuto la violenza e il dolore, o che l’hanno vissuto o provocato.
Opera iconica della serie “Oui” è del 2011, autobiografica, contiene una maglietta personale
strappata durante una violenza subita, i toni noir e forti l’hanno resa simbolo
del mio lavoro."
www.ioscelgome.it
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